mercoledì 5 gennaio 2011

Spot Enel sul nucleare, il lato oscuro del dibattito.


Bianchi e neri, ottimisti e pessimisti, lo spot che doveva far riflettere influenza chi non ne è in grado?



Buoni o cattivi, siamo favorevoli o contrari. Una posizione ci può giudicare come persone.
Il nucleare avrà delle ripercussioni sulla vita futura del nostro paese, e forse del mondo intero, noi abbiamo la responsabilità di scegliere quale destino avranno i nostri discendenti.
E' abbastanza per giudicare se siamo brave o cattive persone.
Tutto è cominciato con uno spot che martellava incessante su tutte le reti televisive nazionali (lo troverete a questo indirizzo).

Analizziamolo seguendo le critiche sollevate in rete:

  • Le due parti si contendono il dibattito seduti l'uno di fronte all'altro davanti a una scacchiera.Il favorevole al nucleare muove con le figure bianche, chi invece è sfavorevole muove con le pedine nere, e la partita comincia.
Le prime critiche sollevate sono state sulla scelta dei colori. Emotivamente il bianco è associato al giusto, al positivo, il nero invece al male e al negativo. In questo spot però sarebbe stato improponibile il contrario, i caratteri dei due contendenti sono infatti contrapposti sull'ottimista e il pessimista. I colori quindi sono dovuti alle loro posizioni emotive.

  • I due contendenti alla partita espongono le loro perplessità o certezze sull'argomento. Inizia il nero (negli scacchi muovono i bianchi per primi ma va bene, non devono saper giocare per davvero)
  1. Nero: Sono contrario all'energia nucleare, perché mi preoccupo per i miei figli
  2. Bianco: Io sono favorevole, perché fra 50anni non potranno contare solo sui combustibili fossili
    Il nero solleva la questione salute e eredità ambientale per le future generazioni. Il bianco incece se ne frega palesemente, sia sul futuro che sulla discendenza generazionale, dicendo "non potranno contare" si lamenta che non si può contare su una risorsa esauribile come i combustibili fossili, tralascia però che l'uranio è ancor più raro del petrolio ed è una fonte esauribile a breve termine.
    L'uso della terza persona plurale potrebbe anche essere rivolto non ai propri figli ma alle compagnie che oggi sfruttano il petrolio.

    1. Nero: Ci sono dei dubbi sulle centrali
    2. Non ce ne sono sulla sicurezza
    Nel secondo quesito del nero lo spot non approfondisce. I dubbi che si pone il nero sono quelli che può conoscere solo chi è informato sull'argomento, lasciando al bianco tutto l'ottimismo di chi è ignorante sui problemi derivanti da un impianto nucleare.

    Esponiamo quindi i dati negativi più comuni:
    • Enormi spese di manutenzione
    • I rischi di fusione del nocciolo dovuti appunto alle scarse manutenzioni degli impianti di sicurezza. Italia e manutenzioni non sono certo un connubio vincente. Non riusciamo a far viaggiare i treni in orario, figuriamoci a fissare l'atomo.
    • Lo smaltimento delle scorie radioattive (che impiegano migliaia di anni per decadere sotto la soglia vivibile) hanno costi esorbitanti e impatti ambientali e sociali.
    • L'incredibile aumento dei prezzi sui minerali nucleari che si avrà con il diminuire delle risorse.
    • Il titanico costo delle centrali nucleari nella loro realizzazione e negli impianti tecnologici e dello sfruttamento dell'uranio in fase di esaurimento continuerà per gli enrormi finanziamenti nella realizzazione delle centrali (e dei costi aggiuntivi per lo smantellamento).
    • Il rischio globale di disastro ambientale, un'esplosione di una centrale nucleare ifluenzerebbe milioni di chilometri quadrati superando addirittura i confini nazionali.
    • L'infiltrazioni mafiosa per lo smaltimento clandestino dei rifiuti nucleari (già ora la mafia gestisce un fiorente business per lo smaltimento dei rifiuti industriali, e le stesse industrie, personalmente, preferiscono eliminare i rifiuti senza trattarli per taglierne i costi legali).
    • I costi dello sfruttamento dell'energia nucleari non saranno più bassi, anzi sarà maggiore delle attuali centrali a combustibile fossile per Kilowatt.
    • L'africa è più malleabile e sfruttabile dei paesi mediorientali che, dopo una campagna di controllo militare americano sono diventati ostili all'occidente. Lo sfruttamento dell'uranio (che si trova principalmente in africa) arricchirà le ex compagnie petrolifere che passeranno al nuovo mercato e al nuovo continente. Gli stati africani sono sotto continue pressioni militari e ingerenze politiche occidentali perché rimangano paesi instabili e, per questo motivo, governati da criminali pronti a vendere il loro prezioso minerale in cambio di armi e potere (cosa che avviene per esempio con i diamanti di sangue). Sarebbe una miniera d'oro.
    • L'argomento nucleare è stato riproposto solo in italia come alternativa all'esaurimento petrolifero e carbonifero. Le energie rinnovabili sono una sorta di allergene per gli industriali, le strutture ecologiche hanno costi di fabbricazione (in rapida diminuzione) ma non di consumo. Un paese come il nostro, governato da una classe politica che considera lo stato una grande azienda gestita da un consiglio di amministrazione eletto dagli azionisti (così credo definiscono gli elettori), non ha nulla da guadagnarci dalle tecnologie rinnovabili. Le società fanno affari con altre società (continuando con l'analogia dell'azienda, gli stati stranieri), per il governo italiano l'utilizzo di energia rinnovabile non crea profitti commerciali di sfruttamento.
    Questi sono i principali dubbi del nero, il bianco parla semplicemente per ignoranza dei fatti o per scarso interesse sociale (spesso l'ignoranza è ricercata e coltivata individualmente proprio per la scarsa empatia sociale).

    1. Nero: Il nucleare è una mossa azzardata per il paese.
    2. Bianco: O forse è una grande mossa.
    Di nuovo il nero parla per conoscenza dei punti a sfavore, qui il bianco si rifà invece al primo confronto con il nero: "Io sono favorevole, perché fra 50anni non potranno contare solo sui combustibili fossili". Il bianco sta parlando per i vantaggi che ne deriveranno dallo sfruttamento dell'uranio, "È una grande mossa", la domanda è per conto di Chi sta parlando il bianco.
    A questo punto dobbiamo calcolare i pro a favore del nucleare:

    • Appalti. Tutto deve iniziare con la costruzione degli impianti. Impianti che avranno enormi spese pubbliche e che si diffonderanno su tutto il territorio nazionale. Le infiltrazioni criminali e le collusioni tra imprese finanziatrici e politica saranno in prima linea per accaparrarsi una simile opportunità miliardaria.
    • L'enorme spesa degli impianti (che avranno forti finanziamenti pubblici per la loro realizzazione) costringerà il paese a sfruttare il nucleare anche dopo che questa risorsa diverrà troppo cara per l'esaurimento minerario.
    • Lo smaltimento dell'uranio avrà grossi guadagni per la criminalità organizzata per il suo trattamento illegale.
    • Le malattie derivate dalle radiazioni delle scorie aumenteranno i casi di tumore e malattie congenite, accrescendo gli affari farmaceutici e sanitari.
    • Se passasse il nucleare l'Italia resterà dipendente dal cosnumo di energia e non dalla sua produzione rinnovabile e gratuita. A vantaggio del consumo e del mercato.
    • Le grandi multinazionali dell'energia resteranno al potere continuando a influenzare le politiche nazionali di tutto il mondo.
    • Le spese sociali sui costi delle bollette terranno la popolazione sotto una maggiore soglia di povertà creando ancora maggiori divari tra ricchi e poveri.
    • Il paese arriverà a indebitarsi sempre di più per sostenere l'energia nucleare in declino, le speculazioni nazionali spolperanno la carcassa radioattiva fino all'osso.
    • Il paese rimarrà indietro nell'utilizzo di risorse rinnovabili, tenendoci ancora più arretrati rispetto agli altri paesi che si creeranno un economia a costi sempre più bassi di spesa. Una fabbrica ha un costo in energia, se è rinnovabile il costo delle produzioni percentuale di energia/prodotto scende a zero, se è a consumo di risorse energetiche avrà un costo elevato e prodotti più cari. Queste condizioni saranno terreno fertile per ulteriori speculatori di un paese sempre più in debito.
    Analizzando i punti a favore si comprende quanto a guadagnarci siano le imprese e non la popolazione consumatrice.

    Lo spot finisce con una voce fuori campo che chiude la partita con una domanda:

    E tu, sei a favore o contro l'energia nucleare, o non hai ancora una posizione?


    I due partecipanti alla contesa erano la stessa persona, uno di fronte all'altro, simboleggiando un certo conflitto interiore, la sala in cui i due avversari giocavano si allarga con una panoramica che rivela decine di altri giocatori, ognuno che gioca contro il suo alterego.
    Qui siamo di fronte a un gioco molto particolare, lo spot infatti non si rivolge a quel pubblico che già ha una posizione, ma solo a quelli che hanno dei dubbi e sono confusi sull'argomento.
    Fa leva sulle perplessità, sulle incertezze cercando di trovare una posizione di stallo, che nello scacchi porta a un non vincitore tra le parti. Quando chiede "o non hai ancora una posizione" cerca per l'appunto di attirare l'attenzione di chi non è informato.

    Lo spot, per questi motivi, è stato duramente criticato per essere pro nucleare. È a favore dell'energia nucleare solo se asseriamo che gli indecisi abbiano qualche responsabilità nell'essere ignoranti sulla materia. Quello che viene visto come arma a loro vantaggio può essergli rivoltata contro con l'informazione.
    In passato l'Italia ha subito l'influenza delle televisioni per le scelte politiche nazionali. Un mostruoso conflitto di interessi ha gettato le fondamenta del più grande partito antidemocratico nazionale. Le critiche sull'uso della propaganda politica non coinvolge solo l'Italia, dove da noi si ha avuto solo la prova tangibile che un uso indiscriminato di quesata risorsa può condizionare milioni di persone a fare una scelta, ma è un problema di massa globale e delle funzioni e dei ruoli dei popoli sui giochi di potere.

    Lo spot dell'enel influirà sulla scelta degli italiani sul referendum?
    No, se l'informazione sarà dura e combattuta, dalla loro hanno l'ignoranza, ma l'ignoranza ha un punto debole, la mente può essere aperta, non chiusa nuovamente.
    La rete è un mezzo alternativo, il forum si svolge in rete, e dalla rete che l'ifnormazione dovrà essere diffusa.
    Chi viene dalla tv sul web per discutere, e quindi informarsi, passerà dalla parte di chi è contro l'energia nucleare. Questa pubblicità potrebbe rivoltarglisi contro, proprio perché sono stati loro a scegliere il campo in cui si svolgerà la partita. La rete.


    La guardia è da tenere alta, la rete è stata da 30anni un luogo d'incontro di idee, una gigantesca agorà multimediale, una biblioteca immensa e un universo virtuale parallelo in cui spostarsi solo con la mente senza confini si spazio e tempo.
    La rete però è una realtà, per quanto la parola virtuale sembri un ossimoro. Assistiamo giornalmente a forme di controllo in rete, sempre più contorte e profonde, manipolazioni, coercizioni di opinioni pilotate, filtri di opinione e cancellazioni. Presto non sarà più quel luogo in cui le coscenze potevano muoversi liberamente e incontrarsi senza censure. Paesi in cui il controllo di rete è una realtà da anni hanno fornito le esperienze necessarie per chiunque vorrà in futuro utilizzare questo mezzo per controllare l'opinione pubblica.
    Siamo stati ingannati già così tante volte che questo forum sarà l'ennesimo banco di prova per l'utilizzo che la rete servirà in futuro per il potere.
    Ciò che potrebbe impedire tutto questo è il crollo della fede nella rete. Non è Shangri-la o una terra promessa. E' un estensione dell'anima umana, della sua forma collettiva e individuale, non è un luogo astratto ma concreto.
    La bibbia aveva ragione, angeli e demoni esistono, ma non in cielo, qui sulla terra, e si contendono le anime tentandole e tirandole da una parte all’altra, e si sa che i demoni hanno sempre avuto più fascino per le anime, che saranno dannate per questo (il finale bibblico ci voleva, parlando di nucleare).